Mostrare le camere di sorveglianza tramite il .NET Micro Framework

di Cristian Civera, in .NET Micro Framework,

Il .NET Micro Framework è un interessante piattaforma che tramite librerie managed e linguaggi ad alto livello, come C#, permette di realizzare dispositivi embedded a basso consumo. Nel primo articolo si è introdotto questa piattaforma, quali sono gli obiettivi, i vantaggi ma anche i limiti e si è visto come questa tecnologia possa interessare sia hobbisti, ma anche a chi vuole impiegarlo in ambito industriale.

Il .NET Micro Framework è ormai giunto alla versione 4.0, diventando tra l'altro open source, e sostanzialmente sono aumentate le classi che si hanno a disposizione, mantenendo il più possibile la compatibilità con il .NET Framework originale che normalmente si usa in ambito desktop o server. Nel progredirsi delle versioni l'obiettivo è cercare di colmare alcune lacune e rendere più facili alcune operazioni, come ad esempio effettuare richieste HTTP, che richiedono la scrittura di codice che solitamente si è abituati già ad avere con il .NET Framework. Le classi mantengono comunque un approccio minimale per rendere il più piccolo possibile il runtime e gli assembly, perciò non esistono overloads e i metodi che possono introdurre latenza non supportano il pattern begin/end.

Lo scopo di questo articolo è affrontare un caso pratico ed evidenziare i principali problemi che si possono incontrare nello sviluppo con il .NET Micro Framework. Si suppone quindi che si abbia già esperienza con il .NET Framework e dimestichezza con C#.

Gli strumenti per iniziare

Prima di iniziare di affrontare la realizzazione pratica, è necessario analizzare quali sono gli strumenti da utilizzare per lo sviluppo con il .NET Micro Framework. Come si è abituati con le tecnologie Microsoft occorre prima di tutto scaricare l'SDK raggiungibile a questo indirizzo. L'installazione completa crea una cartella di nome "Microsoft .NET Micro Framework 4.0" nei Documenti, la quale contiene molteplici esempi riguardanti il threading, il socket e l'uso degli input.

All'interno invece della cartella %ProgramFiles%\Microsoft .NET Micro Framework\v4.0 si trovano la documentazione (cartella Documentation), gli assembly (cartella Assemblies) e gli strumenti che saranno utili in seguito (cartella Tools).

Per procedere è poi indispensabile avere già installato Microsoft Visual Studio 2008 SP1 o Microsoft Visual C# Express Edition 2008 SP1 (versione gratuita), poiché tramite esso è possibile sviluppare facilmente applicazioni. In seguito all'installazione del SDK è possibile trovare, all'interno della finestra di dialogo per la creazione di un nuovo progetto, una nuova voce "Micro Framework" con tipologie di applicazioni simili a quanto si può trovare con il .NET Framework. Nella figura è visibile questa finestra.

Finestra nuovo progetto di Visual Studio

Le "console application" sono applicazioni che, diversamente da quanto si è abituati, non hanno una finestra di output, ma mantengono la caratteristica principale, poiché muoiono non appena si esce dallo stack relativo al metodo principale Main. Solitamente quindi si ricorre all'uso di loop che mediante sleep sul thread, piuttosto che tramite semafori, impediscono l'uscita mantenendo in vita il thread principale.

Le "window application" invece, in modo simile a quelle windows, sono applicazioni che non muoiono mai, a meno di una esplicita richiesta, ma di fatto sono un loop, come può avvenire per una console application, che smaltisce una coda di richieste e si occupa di effettuare il rendering sul display (se presente).

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